Il Grande Albergo Miramare nasce nel 1947, ma la sua storia ha radici più antiche essendo stato la residenza estiva dei reali d’Italia “I Savoia“. Nel 1937 Elena di Savoia-regina d’Italia- acquista da proprietari diversi i Carretti, i Grossi ed i Marotta alcuni appezzamenti di terreno e compone una vasta tenuta. Sul lato mare della via nazionale Appia con un progetto dell’architetto Busíni vengono edificati quattro villini e due dipendances: Villa Guía, Villa Maria Ludovíca che tutti chiamano Villa Bianca perché era l’unica tinteggiata di bianco, Villa Vittoria che è un rifacimento di una precedente Villa Torlonía e che ora si chiama Villa Maria Luisa in ricordo della figliola dei coniugi Celletti prematuramente scomparsa .Villa Iaccarino ora Villa Ketty in onore della figlia del primo acquirente dai Savoia l’ingegnere Carlo Prati. Le due dependances saranno trasformate dai Prati in Villa Le Pleiadi e Villa Le Muse. Nella seconda abitava la famiglia Panetta, coppia di fiducia della Casa Reale. Ancora oggi, disposto in sei ville di stile classico, sapientemente ristrutturate, l’hotel mantiene intatta la struttura originaria, immerso nel verde della macchia mediterranea con vista senza eguali sul Golfo di Gaeta. La villa principale, Villa Anna, un tempo appartamento privato della Regina Elena, oggi suite imperiale dell’hotel, mantiene intatti gli arredi e il grande lampadario in ferro battuto appartenuti ai Savoia.
Dal 1947 l’attività rilevata dal Maestro Angelo Celletti la cui passione per il lavoro ha dato vita ad un vero e proprio eccellente review con risultati spettacolari del turismo a Formia, attraendo il mercato Russo. Lo stesso “Angelo” dapprima proprietario dei meravigliosi giardini della Regina siti presso il centro sportivo, oggi chiamato “CONI”, ha ceduto l’area, ma sempre partecipando attivamente al suo ampliamento, per dar spazio allo sviluppo del turismo e dello sport. Qui infatti alloggiarono numerosi e famosi atleti tra cui “Grandi Atleti Russi”, creando uno sbocco di vivacità per la stessa cittadina di “Formia”. Angelo ha, di persona, accolto e seguito gli sportivi “Russi” ospitandoLi nel Suo rinomato ristorante, ha approfondito le conoscenze con i loro Tutor creando l’attenzione e l’assidua frequentazione del mercato turistico “Russo”.
Negli anni a seguire il Grande Albergo Miramare ha ospitato illustrissimi personaggi che hanno fatto la storia del XX° Secolo, in politica, nello sport, nel mondo dello spettacolo e del costume. Alcuni nomi: Alcide De Gasperi, Luigi Einaudi, Re Farouk,Re Alberto II del Belgio, Principe Amedeo di Savoia etc…
Curiosità:
IOLANDA DI SAVOIA E LA SUA RESIDENZA DI FORMIA
Il Re Vittorio Emanuele III ed Elena di Savoia avevano , fin dal 1937, già a Formia una residenza estiva costituita dalle proprietà odierne del Coni e del complesso del Miramare oggi appartenente alla Famiglia Celletti.
La loro prima figlia , la Principessa Iolanda sposata con il Conte Giorgio Carlo Calvi di Bergolo, decise di acquistare da più proprietari un vastissimo fondo terriero ad Acquatraversa di Formia per farne una dimora e tenuta reale.
Tutto avvenne negli anni ‘ 40 – ’41 – ‘ 42 – ’43 dello scorso secolo .
Il primo acquisto fu di circa 65.000 mq di un terreno appartenuto a diverse società riferibili a tal Monsignor Monteleone Ernesto domiciliato nel New Jersey.
Il terreno fu pagato Lire 400.000 con atto del Notaio Colizzi del 18 giugno del 1940 , nella Real Villa Savoia in Roma Via Salaria tra due procuratori delle parti: Tullio Cavagnaro per Iolanda di Savoia e Pietro d’Ascia per il Monsignore .
Seguirono altri quattro atti di acquisto di terreni confinanti con il primo fondo sopra citato con quattro nostri concittadini di Formia.
L’atto del 23/9/41 riguardante la vendita di “Arturo Rossini fu Francesco Paolo” avvenne a Roma nella Villa Reale dei Savoia , sempre con il procuratore Tullio Cavagnaro. L’atto riguardò un fondo di 5.200 mq venduto per Lire 10.000
Gli altri tre atti notarili avvennero il 2 giugno del 1943 nella sede Comunale di Formia, Notaio rogante Raffaello Napoleone di Roma , con la presenza della Principessa-Contessa Iolanda Calvi di Bergolo di Savoia , come lei amava farsi chiamare e come si firmava.
In questi tre atti la Principessa intervenne qualificata dal Notaio Napoleone:
“Eccellenza e Contessa Iolanda – Calvi di Bergolo, Figlia della Maestà Vittorio Emanuele III, Re e Imperatore , nata a Roma , Principessa di Savoia , domiciliata in Formia”
Giacinto Treglia fu Pasquale , nato a Maranola (Littoria) , domiciliato in Formia Via Abate Tosti n. 5 – possidente cedette un suo terreno di mq. 5.000 per Lire 80.500.
Simeone Vincenzo fu Michele nato Maranola (Littoria) domiciliato a Maranola – contadino vendette il suo terreno di mq 4.000 per Lire 49.000
Di Fava Salvatore di Luigi nato e domiciliato in Formia – contadino . trasferì alla Principessa Iolanda il suo terreno di 7.000 mq per Lire 96.000 ma ” con riserva e diritto di asportare il motore elettrico che aziona una pompa del pozzo che trovasi in detto fondo” .
Da quanto mi è stato riferito dal figlio Franco trattavasi di una delle prime e costosissime pompe elettriche sommerse utilizzate nel Formiano .
Gli eventi storici e drammatici del 25 luglio e dell’otto settembre del 1943 ne impedirono l’asportazione.
La tenuta Reale Formiana di Acquatraversa per un totale di quasi novantamila metri quadri, attrezzata con numerose scuderie , fu goduta per poco tempo dalla Principessa-Contessa Iolanda e da suo marito Giorgio Calvi di Bergolo.
Lo stesso 8 settembre 1943 tutti i reali , compresa Iolanda di Savoia , lasciarono l’Italia per rifugiarsi in Egitto e stabilirsi nella capitale: Il Cairo.
Nel dopoguerra e tramite il suo procuratore Comm. Umberto Frascati , la Contessa Iolanda di Savoia vendette l’intera tenuta di 89.000 mq alla società ” Lido di Acquatraversa ” amministrata da Ferdinando Giuliani che inizierà una pratica di lottizzazione per la costruzione di 23 villini che si concluse il 21 luglio del 1958, amministratore della soc. ” lido di Acquatraversa” Dott. Franco Zeni.
La lottizzazione prese il nome di “Villaggio del Sole” comprensiva anche della residenza originaria della Principessa Iolanda di Savoia che fu acquisita dalla Famiglia Ranucci che ancora oggi ne è proprietaria.
Sono stato aiutato nelle ricerche dal mio amico Carlo Zuber che ringrazio.
ALCUNE STORIE DELLA FAMIGLIA REALE DEI SAVOIA A FORMIA
Le prime tre foto sono state scattate a Formia.
La prima foto riguarda la balia Anna Panetta di Formia che accudiva il Principe Ereditario Vittorio Emanuele IV figlio di Umberto II , il “Re di maggio” a sua volta figlio di Vittorio Emanuele III.
Quest’ultimo , nella seconda foto sempre scattata a Formia, ha sulle gambe il suo nipotino Vittorio Emanuele IV , padre di Emanuele Filiberto di Savoia.
La terza foto scattata sul piccolo molo del porticciolo romano di Gianola ci mostra un pensieroso Re Vittorio Emanuele III appoggiato sulla bitta del molo, la sua consorte Regina Elena e di spalle il Principe Umberto II e un autista impegnati ad agganciare le esche a due canne da pesca.
La quarta foto è la lettera dell ’11 agosto 2002 che il nostro concittadino Giuseppe Marciano inviò a Vittorio Emanuele IV subito dopo l’abolizione del divieto costituzionale di rientrare in Italia , allegandogli le foto da piccolo e ricordandogli che il suo nonno Antonio Forte il 13 giugno 1936 vendette all’allora Re d’Italia Vittorio Emanuele III un villino attualmente inserito nell’albergo Miramare sulla Via Appia e sul mare.
In quella occasione la Regina fece dono alla Sig.ra Flora Forte , madre di Giuseppe, di una spilla in oro bianco e brillantini , con la lettera “E”, corona e nodi sabaudi , visibile nella sesta foto.
La Regina Elena viene spesso ricordata dagli anziani di Formia quando parlano del famoso” Scoglio della Regina ” .
Era uno scoglio a mare sotto la Residenza estiva dei Savoia dove la Regina amava prendere il sole . Così nacque la storia dello Scoglio della Regina sul lungomare di levante a Formia.
La quinta foto è la risposta del Principe Vittorio Emanuele IV che in data 23 settembre 2002 ringrazio’ Giuseppe Marciano per avergli ricordato periodi felici della sua famiglia a Formia.
Da un nipote di Anna Panetta sappiamo che la stessa , fu balia anche di un nipotino di Guglielmo Marconi che , all’incirca in quegli anni , viveva nel nostro territorio.
Sono episodi che solo un territorio così ricco di storia , può permetterci di poter raccontare.
Le annotazioni sulle foto sono di Peppino Marciano che ringrazio per avermi dato la possibilità di fotografare questi suoi preziosi documenti , autorizzandomi altresì a renderli pubblici tramite la mia pagina di storia Formiana.
Raffaele Capolino