La Piazza dei Commestibili, progettata dall’architetto Erasmo Giannattasio su disegno di Pasquale Mattej, fu costruito dagli impresari Salvatore Catavolo e Raffaele Troisi per lire 20.549,35 in località ” La Croce” sul giardino del sig. Giuseppe Calcagni espropriato dal 13 dicembre 1858 .
Per ampliare la Piazza fu acquistato dal Comune anche il giardino adiacente del signor Erasmo Forcina fu Paolo per la somma di Lire 250 .
I lavori della Piazza furono portati a termine nel mese di giugno 1870.
È noto che nel 1858 il Comune di Castellone e Mola , del Regno delle due Sicilie , espropriò un terreno in località “La Croce ” ( toponimo scomparso) , e conosciamo altresì i nomi dei costruttori che edificarono l’edificio forse negli ultimi anni del diciannovesimo secolo sotto il Regno d’Italia , per essere stato fotografato nel 1908.
L’edificio fu distrutto durante l’ultimo conflitto mondiale e ricostruito nel primo dopoguerra , anche se in forma ridotta, così come lo vediamo adesso (foto n.1) in “Piazzetta delle erbe” chiamata “Piazza Italo Balbo” nel periodo fascista e ancor prima ”Piazza dei Commestibili”.
LA STORIA DELL’EDIFICIO
Una foto che fa parte del ” Fondo Giovanni Bove “, custodito presso l’Archivio Storico del Comune di Formia, ci fornisce interessanti e inedite notizie in merito a questo edificio, sede storica dell’Istituto Tecnico Commerciale G. Filangieri da me frequentato come studente dal 1961 al 1965 e poi come insegnante nell’anno scolastico 1970/1971 nella nuova sede di Via della Conca.
È quindi un edificio al quale sono ovviamente legato da momenti importanti della mia vita .
Nel retro di detta foto ho trovato queste annotazioni ( foto n. 3) di Giovanni Bove che ritengo abbia attinto negli anni passati allo stesso Archivio oggi custode del suo “Fondo” , e che riporto testualmente:
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La Piazza dei Commestibili, progettata dall’architetto Erasmo Giannattasio su disegno di Pasquale Mattej, fu costruito dagli impresari Salvatore Catavolo e Raffaele Troisi per lire 20.549,35 in località ” La Croce” sul giardino del sig. Giuseppe Calcagni espropriato dal 13 dicembre 1858 .
Per ampliare la Piazza fu acquistato dal Comune anche il giardino adiacente del signor Erasmo Forcina fu Paolo per la somma di Lire 250 .
I lavori della Piazza furono portati a termine nel mese di giugno 1870.
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Sappiamo quindi che nel 1858 il Comune di Castellone e Mola , del Regno delle due Sicilie , esproprio’ un terreno in località “La Croce ” ( toponimo scomparso) , e conosciamo altresì i nomi dei costruttori che edificarono l’edificio forse negli ultimi anni del diciannovesimo secolo sotto il Regno d’Italia , per essere stato fotografato nel 1908.
Nel 1932 il Podestà Felice Tonetti vi inaugurò un Antiquarium che raccoglieva non solo cimeli archeologici che, purtroppo , andarono depredati durante il disordine provocato dagli eventi bellici. Sappiamo che il curatore di questo Antiquarium fu , a cavallo degli anni quaranta, Don Benedetto Ruggiero, Parroco di Maranola.
L’edificio durante l’ultimo conflitto mondiale , minato dai tedeschi , ando’ distrutto e fu ricostruito nel primo dopoguerra , anche se in forma ridotta, così come lo vediamo adesso (foto n.1) in “Piazzetta delle erbe” chiamata “Piazza Italo Balbo” nel periodo fascista e ancor prima “Piazza dei Commestibili” .
Il progetto, come già detto, fu ispirato da un disegno del Mattej, forse proprio lo stesso disegno ( foto n. 4) già oggetto di un mio post del 12 corrente mese.
L’intuizione dell’amico Michele De Santis , che ringrazio, mi ha dato l’occasione per scrivere la storia di un bellissimo edificio di Formia a cui sono legato da ricordi dei miei anni giovanili.
Raffaele Capolino